E’ stata una conferenza stampa piena di entusiasmo, di speranza, di orgoglio, ma anche ricca di spunti interessanti di riflessione, quella che il direttore generale del Basket Piero Manetti Ravenna, Giorgio Bottaro, ha tenuto oggi al Pala Costa assieme al coach giallorosso, Alessandro Lotesoriere, per lanciare la missione-playoff della squadra e della città.
L’assunto di partenza è stata l’elettricità che c’è nell’aria per questo cammino che, da sabato alle 18 al Pala Cattani di Faenza, attende i giallorossi al cospetto di una “big” della serie A2 come Torino. Quarto di finale che ha rovesciato i pronostici estivi e che vede Ravenna nel ruolo di terza in griglia e i piemontesi che partono dalla sesta posizione.
Ed è proprio il punto di partenza dell’annata ciò che rende speciale quanto sinora mostrato da Daniele Cinciarini e compagni.
Bottaro, infatti, ammette: «Abbiamo lavorato da luglio a oggi per arrivare qui e lo abbiamo fatto in condizioni inizialmente difficili. Poi tutto è stato più agevole grazie alla qualità delle persone che abbiamo incontrato lungo il cammino e al sostegno della comunità. Ora torniamo nella comunità nel momento più eccitante, quello dei play-off, e ci arriviamo cercando di onorarli sino in fondo per restituire e ringraziare il nostro presidente Roberto Vianello che ci ha permesso di vivere un anno che non c’era. Perché questa stagione non doveva esserci e, invece, c’è e dall’obiettivo della salvezza ora siamo qui a parlare di play-off».
Un traguardo inimmaginabile se il pensiero corre al rischio di non iscriversi neppure al campionato. «Lo abbiamo centrato per la quinta volta in 7 stagioni nei quali i play-off si sono disputati, avendo il budget più basso della nostra storia. Questo significa che abbiamo saputo assemblare persone, soprattutto, di grande qualità».
Dove arriverà Ravenna? Se lo chiede lo stesso Bottaro non ponendosi limiti, anzi dipingendo un orizzonte che è anche un sogno: il derby romagnolo. «Dove potremo arrivare non lo so, va chiesto al nostro coach, il mio sogno è Ravenna e Forlì che si sfidano in semifinale per la serie A. Serviranno due miracoli, noi proviamo a fare il nostro».
I play-off sono il presente, ma il “digì” lo dice chiaramente: sono anche la prima pietra del FUTURO. «Devono darci una spinta guardando anche al futuro perché questo sarà anche l’ultimo atto della gestione Vianello. Il nostro impegno è quello di trovare una soluzione in città per il futuro della pallacanestro. Qualcosa si sta muovendo, spero che nei prossimi giorni ci possa essere un quadro più preciso da comunicare ufficialmente».
Ancor più chiaramente: «La spinta che avvertiremo sugli spalti sarà la stessa che ci motiverà a trovare una soluzione per la pallacanestro a Ravenna, per tenere in città la serie A2».
Chiamata alle armi di pubblico e “amici”, in senso lato, del basket giallorosso. «Andiamo per gradi, però. Prima c’è Torino e ci aspettiamo tanta gente, come quella che adesso ci chiede di essere vicina alla squadra e per la quale abbiamo aperto le porte alla seduta di allenamento di oggi. I nostri ragazzi si sono guadagnati affetto e rispetto e questo ci dà una grande carica di energia. Vorrei che questi play-off non finissero mai. Ma proprio mai».