Cosa c’è che non va in questa foto?
“E’ sfuocata!” direte voi… Beh sì, lo è in effetti… Ma ad essere realmente sfuocato non è il sorriso, non è l’immagine di gioia, non sono i volti di questi ragazzi, bensì quanto accaduto dopo che questa fotografia è stata scattata. E “sfuocato” è davvero un eufemismo per raccontare un episodio realmente triste che questo 2021 che sta per chiudersi, ci lascia in dote.
Riguardate bene questa foto adesso… Poi vi spiegheremo cosa, davvero, non funziona, cosa rende stonati e amari, col senno del poi, quei sorrisi immortalati al termine della partita Morciano Eagles-Tigers Cesena: categoria Under 13 Silver, il gradino di partenza del basket giovanile italiano e romagnolo. La base della piramide della passione e delle speranze di chi sceglie la pallacanestro come il “proprio sport”
La storia l’ha raccontata Francesco Zambianchi sulle colonne del Corriere Romagna, ma vale la pena rilanciarla perché ha davvero risvolti incredibili, surreali e che devono indurre a una riflessione.
Succede tutto lo scorso 19 dicembre. Scenario, il Pala Pedriali di Morciano di Romagna. La partita è quella tra i padroni di casa e il Cesena Basket 2005, società affiliata ai Tigers di serie B e che, difatti, a livello federale ne porta il nome.
La partita si gioca, nonostante i ragazzi di coach Guidi siano ai minimi termini per assenze dovute anche a isolamenti e quarantene dovute al Covid. Situazione che affligge i giovanissimi, che si riverbera sulla didattica scolastica e sull’attività sportiva in maniera molto pesante ultimamente.
Ebbene, si gioca perché Cesena, nonostante abbia appena 6 ragazzi disponibili, in campo a Morciano ci va lo stesso, con una volontà che sola meriterebbe un plauso.
Ci va e… addirittura vince! La partita si conclude sul 22-41 per il Cesena 2005. Gioia immensa, sorrisi… foto (quella che vedete) e a casa con qualcosa da ricordare e raccontare a lungo. Una piccola, grande impresa sportiva!
Eppure… Ecco la doccia gelata. Apri il sito della Fip e di fianco alla gara è impresso un 20-0 a favore di Morciano! In basso, a destra, un bollino rosso, quello dei provvedimenti disciplinari del giudice sportivo. Ci clicchi sopra, si apre ed ecco la dicitura: “Tigers Cesena, perdita gara, non avendo schierato un numero minimo di 8 atleti, così come previsto dalle DOA regionali [art. 18 RG,art. 49 RG]”.
Ma com’è possibile? Sconfitta a tavolino perché bisognava essere in 8 e Cesena era in 6? Sì, il motivo è questo! Il numero minimo di giocatori concessi è 8, se si scende in campo in 7, 6 o 5, puoi anche evitarlo, perché anche se vinci… poi perdi!
A questo siamo arrivati con le dinamiche direttamente o indirettamente legate alla pandemia da Covid-19. Una squadra che deve fare fronte ad assenze, anche dell’ultimo momento, proprio dovute alla diffusione dei contagi, ma che è in grado e vuole giocare, non può farlo in verità se non ha almeno 8 elementi da schierare…
Eppure lo scorso anno Rieti in A2 ha giocato in 5… andava bene?
Eppure poche settimane fa una discussa partita giovanile Under 16 Silver tra Ca’ Ossi Forlì e Santarcangelo, era iniziata (prima che l’arbitro la sospendesse per minacce ricevute dal pubblico ospite, sic…) con i santarcangiolesi in 5 perché gli altri non avevano i documenti con sè. Fosse finita e avessero vinto gli ospiti… Forlì avrebbe avuto comunque il 20-0 a suo favore, quello che poi ha ottenuto a causa della sospensione del match?
Visto quanto accaduto il 19 dicembre, diremmo di sì.
E’ giusto? Davvero… è giusto che il match tra Morciano e Cesena sia stato giocato se il regolamento non lo prevedeva? E, una volta disputatosi, come suona alle vostre orecchie questo 20-0 perché… 6 son troppo pochi? Alle nostre stonatissimo… A quelle dei ragazzi cesenati? Non osiamo pensarlo, perché giocare in nome di una passione, dell’amore per il basket, rischia di passare per “colpa”. Lo scrive in Corriere, lo condividiamo in tutto per tutto.
Ed è la cosa più tremenda che possa essere
Sentito dal Corriere Romagna, il responsabile tecnico Pierpaolo Senni commenta così: “E’ una situazione molto particolare come tutto quello che stiamo vivendo. Ogni settimana sono innumerevoli i rinvii e le sconfitte a tavolino per questioni di questo genere. Noi abbiamo seguito quello che si sembrava giusto fare. Morciano ci aspettava per domenica mattina ed anche i nostri 6 ragazzi che poi sono scesi in campo non vedevano l’ora di farlo. Abbiamo così tolto dalla lista i ragazzi che sono stati lasciati a casa per i motivi ben noti e presentato la distinta con i soli atleti che sono realmente scesi in campo“.
Laconico e amaro. Come questa brutta pagina di burocratibasket.
Perché se è vero che una regola c’è, in questi tempi di Covid in cui tutto viene derogato, modificato, tirato come un elestico dal punto di vista regolamentare, bisogna anche domandarsi se non sia giusto consentire a squadre giovanili che possono schierare 5, 6, 7 giocatori e vogliono schierarli, di poterlo fare. Non siamo in una condizione di normalità. La voglia dei ragazzi di fare sport comunque, dovrebbe essere messa al primo posto.