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RAVENNA. Le ha passate tutte. Nel vero senso della parola, perché in tutte ha avuto un ruolo da dirigente a partire dal 1987 quando la sua carriera iniziò al fianco di Piersante Manetti come direttore sportivo del basket ravennate. Ora Giorgio Bottaro, l’emblema, se ce n’è uno, del dirigente sportivo è tornato a casa dopo l’esperienza alla Figc con il prestigioso incarico di responsabile organizzativo delle Nazionali ricoperto sino a poche settimane fa.

Lo ha fatto per ricoprire il ruolo di direttore generale della Teodora pallavolo di serie A2 femminile, ma sabato, alla sua presentazione in Municipio, c’erano anche il presidente del Basket Ravenna, Roberto Vianello e i dirigenti del Porto Robur Costa Volley di Superlega maschile. Mancava solo il Ravenna Football Club, ma nessuno pensa che Bottaro possa avere fatto ritorno a Ravenna solo per fare nuovamente grande la Teodora (missione di prestigio s’intende) e stop.

No, ci deve essere di più e c’è di più. Almeno nelle intenzioni sotto traccia e neppure troppo. Almeno negli auspici di chi, come il sindaco della città bizantina, Michele De Pascale, ha tenuto a battesimo il “grande ritorno”.

Quale scenario si prefigura con Bottaro al timone e l’amministrazione municipale alle spalle? Beh… un articolo pubblicato oggi sul Corriere Romagna a firma dell’ex addetto stampa del Basket Piero Manetti, Sandro Camerani, lo esplicita. Il sogno si chiama Polisportiva Ravenna: una grande casa comune nella quale le due società di pallavolo, quella di pallacanestro e, idealmente anche se più difficilmente, il calcio giallorosso, possano trovare dimora e garantirsi, ognuno, un futuro durevole grazie a un’organizzazione unitaria che lasci spazio comunque alle singole società di fare il proprio percorso.

Come nelle grandi polisportive spagnole, esempi che l’Italia non è mai riuscita ad adattare a sé salvo timidi tentativi (la Lazio, ma col basket che dopo i primi anni ’80 è di fatto scomparso dai radar che contano) e qualche abbozzo attuale con il calcio che attraverso i grandi club unisce uomini e donne e pensa più in là (vedi Juventus).

Ebbene, Ravenna è pronta a dare vita alla sua Polisportiva? O è un’utopia di un giorno di mezza estate? Il dibattito del Ferragosto 2019 vorremmo non si aprisse e chiudesse con la rapidità con la quale si taglia e si mangia un’anguria sotto l’ombrellone. Merita una riflessione seria. Merita almeno un tentativo di sedersi attorno a un tavolo. Calcio compreso, anche se al momento sembra poco alettato dal canto di queste sirene. Però Giorgio Bottaro è tornato e se c’è qualcuno che almeno può provarci conoscendo da dentro le dinamiche di tutte le società, è lui.

Enrico Pasini

Agosto 13, 2019

Bottaro torna a Ravenna con la “Missione Polisportiva”: utopia possibile?

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