Basket Serie A2

Tamponi a 48 ore da ogni partita, ufficiale o amichevole che sia, e un minimo di 8 giocatori disponibili su 14 per potere disputare una gara senza doverla rinviare. Va progressivamente ultimandosi il quadro dei protocolli e delle disposizioni di Lega e Federazione che consentiranno l’avvio effettivo della stagione 2020-2021 in serie A2 e B. Un inizio contraddistinto da infinite incertezze e problematiche, ma che resta fissato per il 13 novembre con le Final Eight di Supercoppa e il 22 con la prima gara di campionato.

Vi proviamo a spiegare tutte le ultime novità, a partire da quella di ieri. Una nota del segretario generale della Lega Nazionale Pallacanestro Massimo Faraoni sui test rapidi antigenici obbligatori prima degli incontri che, stante l’imminenza di molte amichevoli fissate per oggi, ha causato il loro rinvio. Sono saltate ad esempio, Jesi-Rimini e Faenza-Bologna 2016, mentre si disputerà regolarmente Forlì-Cento.

Motivo: avendo ricevuto quesiti da alcune società, sentito il medico Federale, dottor Senzameno, Lnp ha comunicato che anche in occasione di partite amichevoli si deve effettuare 48 ore prima della gara il tampone rapido antigenico per mano di un medico, che dovrà poi certificarne l’esito.

Riguardo le gare di Supercoppa Centenario a Cento il 13-14 e 15 novembre, tutte le squadre (Forlì e Imola le romagnole impegnate) dovranno effettuare il tampone rapido e consegnarne la certificazione, insieme alle autocertificazioni, al responsabile procedure Covid per la gara.

Per quanto concerne il campionato, resta per ora la divisione tra tamponi settimanali in A2 e bisettimanali in B, ma si sta lavorando per accelerare la frequenza anche nel torneo cadetto.

C’è, poi, una seconda e importantissima novità. Una delibera della Fip di giovedì che attende la ratifica e che definisce quali e quanti casi di positività in seno a un team di A2 e B possano comportare il rinvio di una partita. Era un nodo che ancora andava sciolto

Esaminata l’istanza avanzata dalla Lnp con la quale richiede di apportare alcune modifiche alle norme per la gestione delle gare in caso di atleti, tecnici e dirigenti risultati positivi al Covid-19, “ravvisata l’estrema urgenza del provvedimento in considerazione dell’imminente inizio dei campionati” e ritenuta la richiesta della Lega “meritevole d’accoglimento”, vengono chiariti i termini sulle eventuali sintomatologie che emergessero prima delle partite e sulle diagnosi certificate di infezione da virus Sars-Cov-2.

Per quanto concerne gli atleti

Le società dovranno depositare presso Fip e Lnp una lista di 14 nomi entro il venerdì antecedente la gara e, in caso di turno infrasettimanale, entro il lunedì antecedente. La lista è unica e sarà possibile modificarla, entro i termini di cui sopra, solo in caso di nuovo tesseramento o cessione.

Per poter disputare la gara, la società deve avere a disposizione minimo 8 atleti tra i 14 presenti sulla lista depositata, che non siano positivi al Covid-19 e/o con sintomi leati al Covid-19. Di conseguenza sino a 6 casi positivi si può giocare, oltre no.

Nel caso di atleti che dovessero risultare positivi occorrerà una certificazione, incluso referto dell’esito positivo, da parte del medico sociale.

Qualora non siano a disposizione almeno 8 atleti, la società potrà procedere alla richiesta di spostamento da inoltrare al Settore Agonistico Federale il quale potrà richiedere eventuali chiarimenti o documentazione a supporto della richiesta. La società, con l’obiettivo di poter disputare la gara successiva, dovrà ricostituire il numero minimo di atleti necessari in vista della stessa. Nel caso in cui non possa essere disputata una gara per i motivi sopracitati, le società dovranno accordarsi per la data del recupero. In caso di mancato accordo, il Settore Agonistico, sentita la Lega, deciderà sui tempi e le modalità di recupero delle partite.

Nel caso uno o più atleti siano positivi al Covid-19 e/o con sintomi e sia accertata pertanto l’impossibilità di recarsi o di accedere al palasport, la squadra potrà iscrivere a referto un numero inferiore di atleti (a prescindere che siano di formazione italiana o meno), fermo restando che non potrà essere schierato un numero maggiore di atleti non formati rispetto a quello previsto dalle Doa.

Ogni società, nel caso ci siano uno o più atleti positivi e/o con sintomi e sia accertata l’impossibilità di accedere al palasport, potrà equiparare agli atleti di formazione italiana quelli di categoria giovanile nati dal 2001 in avanti eleggibili per la Nazionale e che abbiano preso parte ad almeno due anni ai campionati italiani giovanili. La squadra potrà iscrivere a referto un numero inferiore di atleti formati senza quindi incorrere in sanzione pecuniaria o nella sconfitta per 0-20

In senso assoluto si può schierare a referto un numero di giocatori anche inferiore a 10, ma mai inferiore a 8.

Nel caso ci siano uno o più atleti che dichiarino di essere venuti a contatto con soggetti positivi o sintomatici, la società coinvolta dovrà certificare tramite dichiarazione del medico che la presenza degli atleti è subordinata all’esito negativo di tamponi rapidi svolti entro le 48 ore precedenti alla gara. In assenza dell’esito del tampone, la gara non verrà disputata e sarà nuovamente fissata con le modalità riportate sopra.

Per gli allenatori

Nel caso in cui il capo allenatore non possa prendere parte alla gara per positività legata al Covid-19 o per sintomi legati allo stesso, sarà sostituito dal primo assistente allenatore che potrà essere iscritto a referto per più di una partita come capo allenatore. La presenza di ogni allenatore è comunque subordinata all’esito negativo di tamponi rapidi svolti entro 48 ore dalla gara. In assenza di tale referto, il match dovrà essere rinviato.

Nel caso fossero indisponibili sia head coach che primo assistente, la società potrà richiedere il rinvio della partita e, per giocare quella seguente da calendario, dovrà ricostruire il numero minimo di tecnici presenti (quindi averne almeno uno dei due in panchina) altrimenti sarà nuovo rinvio.

Enrico Pasini

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