Sport e politica: ogni tanto le strade si intersecano e creano attrito, altre volte invece permettono di risolvere almeno in parte problemi antichi o accelerare nuove e attese soluzioni. Così mentre a Forlì si continua a discutere della gestione del Pala Galassi con il nuovo tentativo dell’Amministrazione di trovare un soggetto gestore dopo quelli precedentemente andati a vuoto, ecco che per i palasport di Ravenna e Faenza arrivano risorse fresche dalla Regione Emilia-Romagna. E a beneficiarne sarà anche, ma forse soprattutto, la pallacanestro.
Pala Bubani. Il contributo regionale arriva per i lavori di adeguamento del Pala Bubani. Grazie al bando per gli interventi di riqualificazione degli impianti sportivi (chiuso nel febbraio scorso) la Regione coprirà il 50 per cento dei costi previsti dal Comune di Faenza, ossia 400mila euro su un totale di 800mila.
L’altra metà è invece finanziata con un mutuo a interessi zero concesso dall’Istituto di credito sportivo nell’ambito degli incentivi agli investimenti nel settore dell’impiantistica. «Il riconoscimento ricevuto dalla Regione corrisponde alla nostra forte volontà di restituire il Pala Bubani alla sua piena funzionalità, un impegno che abbiamo ribadito più volte» ha dichiarato il sindaco Giovanni Malpezzi, mentre grande soddisfazione l’ha espressa anche Manuela Rontini, consigliera regionale faentina e presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità della Regione. «Quello della Regione – ha dichiarato – è un impegno crescente. Lo stanziamento a favore di questo bando, fissato inizialmente a 20 milioni di euro, è stato aumentato del 50 per cento e portato a quota 30 milioni. Il fatto che il progetto del Comune di Faenza per l’impianto intitolato a Dino Bubani rientri tra i vincitori mi riempie di soddisfazione».
Ravenna. E’ di 1 milione di euro, invece, il contributo stanziato per il nuovo progetto di palasport di Ravenna, la “Città delle Arti e dello Sport” che sorgerà vicino al Pala De Andrè. La spesa stimata complessiva è di 15,5 milioni, quindi alta, ma questo contributo è un ottimo segnale che può accelerare l’operazione. Quando il progetto venne presentato in Comune a fine settembre 2017, l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani parlava di avvio del cantiere entro il 2019. Un auspicio che ora attende conferme dopo questa iniezione di liquidità salutata con gioia su facebook e twitter da Fagnani stesso nel primo pomeriggio di oggi.
Lo abbiamo anche sentito telefonicamente. «Sì, grande soddisfazione – ha dichiarato ai nostri “microfoni” – non solo perché con questo bando la Regione ha davvero messo al centro lo sport come forse mai prima, ma anche perché abbiamo ottenuto il massimo contributo erogabile. Ora attendiamo sviluppi anche dal bando ministeriale che potrebbe dare un ulteriore aiuto sino a un massimo di 2 milioni di euro e poi la nostra Camera di commercio si è dichiarata disponibile a stanziare altri fondi. Insomma, siamo sulla buona strada».
Quanto lunga ancora? «Questo è il progetto più ambizioso della legislatura, vogliamo rispettare i tempi e li stiamo rispettando direi – afferma Fagnani – In autunno saremo in grado di pubblicare il bando di gara per i lavori di realizzazione dell’impianto. Forse ancor prima quello per la ricerca di un brand di livello nazionale che leghi il proprio nome a una struttura di così grande rilevanza. Ci aspettiamo tanto».
L’area su cui sorgerà la struttura è di proprietà comunale, di 105.000 metri quadrati di superficie ed è posta fra via Trieste, viale Europa e via Destra Canale Molinetto. Il palasport sarà capace di ospitare circa 6.000 posti a sedere nella configurazione sportiva per partite di basket e pallavolo, mentre per gli altri tipi di eventi la capienza potrà essere differenziata in base alle varie esigenze. Le tribune poste nella parte più bassa dell’impianto saranno chiudibili per fare spazio a sport che abbiano l’esigenza di spazi più ampi come la pallamano e il calcio a cinque o per manifestazioni di sport olimpici come la ginnastica o la scherma o arti marziali e boxe. Nel parterre potrà essere montato un palco e potranno essere posizionate sedie per la platea.
Enrico Pasini