Romagna, metti mano al portafoglio…
E’ stata una settimana “pesante” come i provvedimenti del giudice sportivo, quella appena iniziata per le squadre del nostro territorio. Forlì, Ravenna e Rimini sono state colpite in tasca per ragioni diverse, ma pur sempre necessitanti esborsi economici.
La Pallacanestro 2.015 Forlì dovrà pagare 1000 euro per le offese dei suoi tifosi agli arbitri e al tutt’altro che amato “ex” Kenny Lawson durante la sfida di domenica a Mantova.
Il Basket Piero Manetti ne esborserà 500 per le contestazioni agli arbitri, ma per avere venerdì a Milano coach Cancellieri regolarmente in panchina, ne dovrà elargire altri 1500 per convertire in ammenda l’espulsione del tecnico che “abbandonava il campo continuando a protestare solo dopo l’intervento del vice allenatore e di un giocatore”.
L’episodio più grave, però, è accaduto domenica a Rimini in occasione di Rbr-Giulianova. Le pagine di Cronaca locali ne avevano parlato già martedì, ma oggi è arrivata la sanzione relativa: squalifica del Flaminio per un turno “per offese discriminatorie di stampo razziale durante l’ultimo periodo di gioco all’atleta Yande Fall“.
La squalifica cadrebbe proprio in occasione del derby tra Rimini e Raggisolaris Faenza tra due turni e (anche se al momento manca una comunicazione ufficiale che arriverà a breve) verrà sanata con un’ammenda di 1500 euro consentendo ai biancorossi di giocarselo in casa. Cosa è successo, però?
Riportiamo la ricostruzione fatta dal Corriere Romagna nelle pagine di Cronaca di martedì.
«Sono stati due coglioni, mi hanno fatto il verso della scimmia» ha dichiarato Yande Fall, senegalese di origine, dopo quanto accaduto a soli 8 secondi dalla fine della gara con Giulianova mentre il 29enne stava apprestandosi a tirare due liberi. Gara punto a punto e palasport incandescente, ovviamente, di suo. Tra i normali rumori per fare deconcentrare l’atleta in lunetta, a quanto pare due tifosi passano il segno.
Fall si ferma e indica agli arbitri i “colpevoli” e uno dei due direttori di gara afferma di avere sentito (e difatti riporta nel referto). A quel punto, scrive il Corriere, gli insulti sarebbero aumentati di decibel e anche di gravità e lo speaker del Flaminio ha dovuto chiedere di tacere con un appello «al rispetto che si deve ad ogni persona».
Torna la calma, resta il fatto, il dispiacere profondo e il provvedimento. Fall, però, stempera. «Sono cose che in Italia stanno succedendo spesso, ma il pubblico di Rimini è stato ottimo e alla fine mi ha pure appaludito. La colpa di questo episodio, lo ripeto, è di due coglioni (testuale ndr.)».
Sportivo, elegante e misurato, Fall merita anche un nostro applauso. Così come lo merita la passione del pubblico riminese tornata ad esplodere con la nascita del progetto Rbr che sta coinvolgendo sempre più non solo gli appassionati di un tempo, ma anche famiglie, giovani, bambini. Un percorso nato da poco e che deve continuare con lo spirito che lo sta animando adesso. Stigmatizzando e condannando fermamente ciò che pochi (per fortuna) dicono e che non può oscurare tutto il “bello” del tifo (a Rimini come in ogni altra piazza), ma anche educando affinché prima di tutto non lo si pensi.
Enrico Pasini