Enrico Pasini

Sono giorni decisivi per il futuro dell’Andrea Costa Imola, sempre più vicina a una dolorosa autoretrocessione in serie B che, però, permetterebbe alla società, di restare in vita e, augurabilmente, iniziare una progressiva rifondazione.

Per farlo, però, era necessario sistemare ogni pendenza con la Federazione e oggi l’amministratore unico del club di via Valeriani, Gian Piero Domenicali, ha provveduto a saldare l’ultimo pagamento della rata alla Fip per il campionato 2019-2020. Così facendo l’Andrea Costa sarà ammessa a qualsiasi campionato nella prossima stagione. Quale, esattamente, lo si saprà solo al termine della riunione fissata per giovedì all’Hotel Donatello: l’assemblea dei soci determinerà in via definitiva il futuro biancorosso.
Dopo che lo scorso 30 maggio in sede ufficiosa, Domenicali ha esposto quali potrebbero essere gli scenari della prossima stagione, giovedì i soci saranno chiamati a votare e assumere una posizione ufficiale. Potranno decidere se confermare il campionato di Serie A2, ricollocare il club in serie B oppure, in extrema ratio, cessare l’attività sportiva. Scenario, quest’ultimo, che anche lo sforzo effettuato oggi sembra scongiurare.

«E’ stato il primo grosso impegno di questo mese – dichiara Domenicali -. Ora l’Andrea Costa ha tutte le carte in regola per iscriversi alla prossima stagione. Ringrazio vivamente i Soci e Sponsor che hanno permesso il pagamento anticipato dell’ultima rata Fip». Primo impegno… altri seguiranno quindi, ma il futuro è comunque incerto a prescindere dalla categoria. Per questo anche il tifo organizzato si sta facendo sentire.

Il Gruppo Onda d’Urto lo ha fatto con un comunicato che da un lato assicura vicinanza all’Andrea Costa qualunque sarà la decisione finale, dall’altro chiede però si tiri una riga sul passato e si ricominci come un vero e proprio “anno zero”. Su basi nuove anche in società.

Ecco il testo completo del comunicato dei tifosi.

«È forse il momento più tragico della nostra storia.
Una storia fatta di qualche alto e molti bassi ma abbiamo sempre venduto cara la pelle. Siamo matricole, siamo provinciali, non lo abbiamo mai negato e mai abbiamo abiurato la nostra indole “operaia”. Negli anni, tuttavia, abbiamo sempre mantenuto la categoria a volte a spese di blasoni o presunti tali.

Oggi però una battaglia sembra persa. La serie A2 mantenuta per tanti anni e piccolo vanto della nostra città, sembra allontanarsi sempre di più e il baratro della B si apre sotto i nostri piedi. Vogliamo con queste poche righe sottolineare la nostra posizione.

L’attuale dirigenza ci ha regalato negli anni soddisfazioni della massima serie ma ha fatto il suo tempo e arranca stanca in un mondo che forse più non gli appartiene. Ci aspettiamo, quindi, che a fronte di questa triste e tragica pagina della nostra storia vengano adottati, nella stanza dei bottoni, dei provvedimenti risolutivi che portino ad una nuova rinascita dell’Andrea Costa. Detto ciò, il nostro gruppo sarà al fianco della squadra anche in questo momento difficile, non è nella nostra natura abbandonare la nave mentre sta affondando. Il nostro amore e la nostra passione vanno oltre la categoria.

Non è il momento di ripensamenti o titubanze, il momento lo richiede, se si scende, si cambia».

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