Enrico Pasini

La potremmo chiamare la “Rivoluzione Last Minute”. Di sicuro è un nuovo colpo di scena, l’ennesimo ribaltone che sconvolge piani solo apparentemente precostituiti e situazioni cui, volenti o nolenti, stavamo abituandoci. Un nuovo cambio di scenario, e questa volta davvero notevole, che scandisce l’avvicinamento al semaforo verde della stagione 2020-2021 cambiandone di fatto i connotati.

Il campionato partirà, questo è ormai è sicuro, ma Fip permettendo (e non vediamo come la Federazione, adesso, possa opporvisi), scatterà solo per la serie A2 e non per la serie B che, sull’onda di un crescente malcontento e di una sempre più forte preoccupazione dei club, slitterà di un’ulteriore settimana e muterà drasticamente formula.

Si attende l’avvallo federale, ma in piene Final Eight di Supercoppa si è riunito il Consiglio Direttivo di Lega Nazionale Pallacanestro e ha assunto determinazioni quasi “epocali”. Verrebbe da dire, arrendendosi all’evidenza, oppure cercando di salvare il salvabile… Scegliete voi la chiave di lettura che ritenete più opportuna, ma questi sono i fatti che iniziamo ora a delinearvi.

Partiamo dalla comunicazione ufficiale della Lega per poi provare a spiegarvi a cosa possa portare. Lnp comunica questo:

– Campionato di Serie A2: è stato confermato l’inizio per il 22 novembre. Valutata la possibilità di alcune variazioni al calendario, ed analizzato il meccanismo relativo alle retrocessioni. Le proposte saranno presentate alla riunione delle società di A2 prevista per martedì 17 novembre.

– Campionato Serie B: considerando il torneo prettamente dilettantistico, il numero elevato delle partecipanti e le complessità legate all’organizzazione delle trasferte, nella contingenza vissuta nel Paese, sarà condivisa dal Consiglio Direttivo, e poi proposta al Settore Agonistico FIP, una revisione del format di svolgimento. Valutando la conferma di inizio del campionato al 22 novembre, o un possibile slittamento al 29 novembre. La Segreteria LNP ha già avviato una bozza di lavoro da condividere con la Fip.

Cosa significa tutto questo? E’ molto complicato e non ancora del tutto chiaro. Una proposta definita si avrà solo martedì.

La A2 scatterà domenica, ma potrebbe infatti rinunciare alla fase ad orologio, passando dalle 32 partite previste a 26. In questo modo si potrebbero eliminare i tanti turni infrasettimanali già previsti e quelli che si renderebbero necessari per recuperare le gare che dovessero slittare a causa dei contagi da Sars-Cov-2 all’interno dei gruppi (tante se pensiamo alla ridda di rinvii in serie A). Si rischierebbe di non avere proprio il tempo per giocare la seconda fase la cui formula già ora è machiavellica…

La Lega per ora non vi rinuncia, ma la mette nel freezer. Se ci sarà tempo per giocarla, si disputerà, se ci saranno troppi recuperi da calendarizzare, si potrebbe usare lo spazio destinato all’Orologio per non accavallarli durante la stagione regolare (stante i protocolli Covid, troppe gare ravvicinate sono un rischio sanitario e tecnico) e non rischiare di compromettere i play-off che, udite udite, potrebbero passare da 16 a 24 squadre.

Legittimo, forse in teoria anche giusto. Però…. quando in estate si è discusso di microgironi territoriali, di seconde fasi meno cervellotiche di quella poi adottate, le ipotesi erano già in campo. Perché allora non le si è prese realmente in considerazione? Mistero… Anche perché… Beh vedrete dopo per la Setrie B, il tema ritornerà di prepotente attualità.

C’è poi il tema retrocessioni. L’A1 e l’A2 chiedono di sospenderle. Difficile per il secondo campionato nazionale che però potrebbe adottare il “salvagente” sotto formula di Luxury Tax di importo crescente a seconda della posizione (più bassa) di classifica. Chi retrocede potrebbe chiedere la riammissione pagando la tassa.

Sui palazzetti, visti i costi da abbassare, già certo il via libera Fip per giocare in palestre piccole da almeno 400 posti omologati finché resterà l’obbligo delle porte chiuse. Ravenna potrà quindi utilizzare il Pala Costa.

Serie B a 8 Gironi

Prima abbiamo scritto di ricordavi dell’ipotesi dei mini gironi territoriali, stile Coinferenca Nba scartati dall’A2 in estate (chissà perché poi…) Ecco. Ci saranno in B! Ed è una rivoluzione che ha del clamoroso, ma che forse era inevitabile visto il montare dell’onda di preoccupazione delle società di un campionato dove si intersecano regioni a colore diverso, dove già i soldi non si trovano in ogni cassetto e dove senza alcuna ragione apparente, i tamponi di controllo sui giocatori sono ancora previsti ogni due settimane anziché ogni 7 giorni. Misteri assoluti….

La proposta che la Lnp dovrebbe presentare alla Fip prevede il passaggio da 4 gironi di 16 squadre a 8 gironi da 8 squadre. E la formula? Complicata, cosa vi aspettavate?

Il calendario prevederebbe 22 giornate e non più 30 eliminando tutti turni infrasettimanali per lasciarli liberi in caso di recuperi di gare rinviate per Covid. La prima fase sarebbe di 14 partite di andata e ritorno nell’ambito del proprio girone, poi ecco arrivare una seconda fase con altre 8 partite. Contro chi? Contro le squadre che erano inserite nell’attuale girone a 16 che verrebbe quindi messo in soffitta solo in parte.

Sì, perché poi la classifica terrà conto anche di queste gare per assegnare i posti play-off e play-out sulla base di una graduatoria composta da tutte le 16 squadre dei gironi… attuali. Se questa proposta sarà ratificata e poi accettata dalla Fip il via del campionato slitterebbe di una settimana e si inizierbbe il 28 e 29 novembre per definire i raggruppamenti e i nuovi calendari.

Faenza, Imola, Rimini e Cesena con quali 4 squadre finirebbero? Non arriviamo ancora a tanto. Appena avremo ipotesi plausibili ve le comunicheremo.

Per ora la testa ci gira già abbastanza. Anche la vostra, crediamo…

Enrico Pasini

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