Domenica si dovrebbe giocare il derby regionale tra Ravenna e Ferrara. E’ in calendario ma, nell’atto stesso in cui scriviamo, diciamo già che non si disputerà, ma con conseguenze che porteranno il match a rimanere sub iudice a lungo, con il Kleb che non si presenterà in campo, il 20-0 a tavolino a favore dei giallorossi avverso al quale verrà fatto certamente ricorso. In Federazione e al Coni. E allora sì che si aprirà uno scenario completamente nuovo con tempi di decisione che dovrebbero essere rapidissimi poiché a metà aprile dovrebbe scattare una seconda fase che è strutturata sulla base della classifica della prima. Dovrebbero… ma al momento questi tempi sono oscuri e l’esperienza insegna che brevi non lo sono quasi mai. Tanto più in una situazione “estrema” e complessissima come quella del match in questione che va a toccare un nervo scoperto di questa stagione nella quale i protocolli per la disputa delle partite Lnp, stilati dalla Federazione a inizio campionato, ma non riconosciuti da nessuna autorità sovraordinata (Ausl, Ministero dello Sport, Comitato olimpico…) sono stati tirati come un elastico a seconda delle situazioni (e opportunità?) del momento da chiunque, facendo sì che prevalesse il comune interesse a una regola interpretabile, facendo sì che valesse tutto e, quindi, non valesse di conseguenza nulla.
Ecco perché il “casus belli” tra estensi e giallorossi sarà complesso da dirimere. Ecco perché, altresì, sarà fondamentale sia analizzato, discusso, approfondito non dai club, ma dagli organismi istituzionali dello sport, per giungere a una determinazione che non valga solo per la partita in questione, ma possa diventare modus operandi riconosciuto. Possa diventare regola alla quale, poi, attenersi. Specificando bene quali variabili, quali situazioni, quali determinazioni e di quali organismi, siano da considerare causa e, quindi, fattispecie per fattispecie, debbano derivarne gli effetti conseguenti.
Se la vexata quaestio attuale porterà a questo, allora potremmo dire FINALMENTE. Potremmo dire che sarà servita a colmare un evidente vuoto di sceneggiatura di questa stagione-ginepraio. Se rimarrà una casistica isolata non farà che scontentare una delle due parti in causa e tutti coloro che si attendono regole chiare da applicare. E quindi, scontenterebbe alfine, chiunque. Perché già ora gli scontenti, legittimamente, sono tanti. Scontento chi ha dovuto giocare chi si è trovato in campo senza allenamenti e con i giocatori contati per le assenze causate dal Covid. Scontento chi ha rinviato per sportività quando all’avversario mancavano uno o due elementi per poi trovarsi sul collo una partita dietro l’altra… Insomma, gli scontenti sono già troppi e l’equità sportiva di questo torneo è già da un pezzo vacillante, per non dire che è già stata intaccata profondamente.
Il caso di Ravenna e Ferrara va letto in quest’ottica più complessa e complessiva. Senza cedere al facile giochino delle ragioni o dei torti rispettivi. Ravenna-Ferrara riguarda TUTTI. Per questo non ci ergiamo a giudici, ma vogliamo che chi può, chi DEVE. prenda in mano la situazione e faccia chiarezza. Per il bene della pallacanestro, degli atleti, dei tecnici, dei dirigenti e di tutti i loro sforzi. Per il bene anche dei tifosi. Che stanno sì a casa, ma che di questo sport sono e saranno sempre non solo spettatori, ma ingranaggi fondamentali.
Cos’è successo? Lo lasciamo dire alle due società riportandovi integralmente i rispettivi comunicati stampa. Vi diamo, in premessa, solo due annotazioni che delineano l’orizzonte in cui questa gara si inserisce.: Ferrara non gioca dal 3 febbraio dopo il pesantissimo focolaio Covid che l’ha coinvolta. Deve disputare ancora 9 match da qui all’11 aprile, sfruttando quindi già adesso la data d’avvio della seconda fase che slitta di una settimana iniziando il 18. Ravenna ha anch’essa una serie di recuperi e utilizzerà quello del primo weekend di aprile per giocare con la Stella Azzurra Roma. E’ il fine settimana delle Final Eight di Coppa Italia a cui Ferrara è già qualificata. Però, anche se non si disputassero, quella finestra è occupata dal recupero giallorosso. Morale: allo stato attuale delle cose, a meno di non giocare 3 partite in 7 giorni, Ravenna-Ferrara è incalendarizzabile. Però… è giusto o no dire che si gioca questa domenica?
Una risposta la lasciamo a voi. Dandovi le due versioni. Iniziamo da quella del Basket Piero Manetti Ravenna. Integralmente.
In considerazione che:
Tenuto conto che:
Nella giornata di ieri, dopo un confronto telefonico tra il Presidente Roberto Vianello e il Presidente Francesco D’Auria, il Basket Ravenna ha deciso di aprire la disponibilità ad uno spostamento della gara richiedendo però una documentazione completa che potesse attestare che studi medici esterni alla società non avessero concesso le idoneità sportive. Malgrado tale disponibilità, pur consci della privacy che protegge la persona ma disponibili altresì a ricevere documentazione in cui i singoli nomi fossero stati oscurati, abbiamo ricevuto solamente la dichiarazione dello staff del Kleb Basket Ferrara.
Tenuto conto di tutto quanto descritto, il Basket Ravenna a tutela dell’equità sportiva del campionato (che è già stata sufficientemente messa a rischio dalla presenza della pandemia, ma che in qualche modo è stata tutelata da regolamenti condivisi e rispettati da tutte le Società) ha deciso di non concedere la propria disponibilità allo spostamento della gara 2863 del 7 marzo 2021.
Ecco il comunicato del Kleb Basket Ferrara
Con profonda amarezza Kleb Basket Ferrara comunica di non aver avuto, da parte della società di Ravenna, l’autorizzazione a spostare la partita in altra data.
La decisione del Presidente Vianello ci lascia stupiti, perché si è attiene unicamente al fatto che, da regolamento della Federazione, esistano i termini per effettuare la partita, ma non tiene purtroppo conto della dettagliata relazione dello staff medico societario del Kleb, in cui si sottolinea che ben 7 su 10 giocatori non hanno superato i test cardiorespiratori e addirittura uno di loro l’altro ieri è stato ricoverato in ospedale.
Pur riconoscendo che le regole sono fatte per essere rispettate, la nostra priorità oggi, con tutto il rispetto per la pallacanestro e lo sport, è la salute dei nostri ragazzi. Non neghiamo di essere stati fiduciosi in un gentleman agreement fra le due società, cosa auspicata anche nell’ambito della comunicazione ricevuta dall’ufficio agonistico della Federazione, e oggi invece negato dalla Società Ravennate.
Registriamo tutto questo con profonda delusione, ma il Presidente D’Auria comunica che sicuramente il Kleb Basket Ferrara non parteciperà all’evento di domenica 7 marzo, perché, ribadisce con coscienziosa decisione, che oggi la nostra unica priorità, è la salute dei nostri atleti.