Enrico Pasini

RAVENNA. Un successo di buon auspicio con vista su Trieste per l’OraSi Ravenna che, nell’ultimo test prima della Supercoppa, ha mandato al tappeto la neopromossa Bergamo dell’indimenticato ex Cesare Ciocca. Un successo che da morale alla truppa di Antimo Martino che, per la prima volta nella sua storia recente, si è trovata a far fronte ad una situazione anomala: se la partenza a ranghi completi, Usa compresi, era stata una peculiarità delle ultime stagioni per i giallorossi, quest’anno l’arrivo ritardato di Rayvonte Rice e sopratutto di Jerai Grant ha costretto lo staff bizantino ad un lavoro differente, stravolgendo i tempi nell’inserimento negli schemi di Martino dei nuovi arrivi. Come se non bastasse, l’infortunio di Chiumenti ha ulteriormente complicato le cose, costringendo Masciadri, Esposito e Sgorbati a giocare diverse gare fuori ruoli con il risultato che gli equilibri non sono ancora stati trovati.

Rayvonte Rice

Come arriva quindi OraSi alla Supercoppa? Sicuramente ci sono ancora tante cose da registrare, automatismi che ovviamente non possono essere oliati visto il poco tempo avuto, a roster completo, per lavorare sui giochi nelle due metà campo. Sicuramente Grant ha avuto modo di calarsi ulteriormente nella nuova realtà, dimostrando già lampi di talento che fanno ben sperare i tifosi ravennati, così come Rice che è un giocatore completamente diverso rispetto ai suoi predecessori Marks e Deloach, molto più strutturato fisicamente e in grado di aumentare il livello atletico che è stato a tratti un problema in passato.

L’amalgama è sicuramente il punto debole per l’OraSi: i giocatori si stanno ancora conoscendo e non sono ancora riusciti ad esprimere, se non a tratti, quella coralità di gioco che ha caratterizzato i successi giallorossi. D’altro canto la qualità del roster a disposizione di Martino è senza dubbio aumentata: Giachetti è un signor playmaker capace di innescare i compagni e mettersi in proprio e sopratutto è un leader, Montano ha una grande voglia di affermarsi dopo aver tagliato il cordone ombelicale con la Fortitudo ed i giovani fino a questo momento hanno lasciato intravedere sprazzi interessanti con Vitale che è piaciuto per la grande pressione difensiva e la faccia tosta ed Esposito per l’intensità sotto i tabelloni.

Sarà un test importante per Montano e compagni anche se i bizantini dovranno essere pronti per il 1 ottobre a Roseto quando scatterà il campionato; ripetere il risultato dello scorso anno sarà difficile ma con il roster a disposizione di coach Martino non è impossibile sognare un’altra grande galoppata.

Riccardo Sabadini

Settembre 18, 2017

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