Quando il gioco si fa duro… i più duri a volte sono gli altri.
E’ quanto hanno capito, a proprie spese, Crabs Rimini e Basket Lugo in un turno infrasettimanale di campionato che, a ben guardare, qualcosa di significativo lo ha detto. A partire dal ribadire come tra le formazioni che già in estate si presumeva potessero campeggiare in zona play-off e le altre, una differenza ci sia e che questa stia inevitabilmente emergendo.
Ancor prima di entrare nel dettaglio delle partite cui sono state protagoniste le formazioni romagnole basta dare uno sguardo ai risultati e alla classifica che ne è conseguita, per notare come le gerarchie stiano pian piano emergendo con nettezza. Cento è ancora imbattuta e rifila 33 punti ad Olginate, dietro di lei Piacenza e Crema (come da pronostici) con la prima che passa senza patemi a Bernareggio e la seconda che ne affibbia 27 a Palermo sul parquet siciliano. Poi c’è il gruppone, ma anche qui Padova, Lecco, Faenza e Tigers Forlì iniziano a fare la voce grossa. In fin dei conti l’unico risultato che un po’ sorprende (mica troppo in verità) è il primo acuto di Desio in un virtuale scontro salvezza con Alto Sebino.
Ed eccoci all’infrasettimanale in salsa romagnola… Dicevamo gerarchie. Ecco, quelle che i Raggisolaris Faenza hanno imposto nel match più atteso, il derby con una Rimini arrivata al Pala Cattani convinta di giocarsela, ma stritolata dalla morsa difensiva dei manfredi senza via di fuga sin dal primo quarto di gioco. Minuto 12’10”: Raggisolaris 39, Crabs 13. No contest. Dove finiscano i demeriti biancorossi e inizino i meriti faentini è un gioco che ci interessa poco: tra le due realtà c’era un abisso in partenza e la rabbia con cui la squadra di Regazzi ha affrontato la gara con in testa il pessimo primo periodo di Piacenza, lo ha ulteriormente ampliato. Raggisolaris e Crabs lottano per obiettivi distinti e per entrambe (ed entrambi gli orizzonti) sarà molto… ma molto… ma molto più significativo il turno del week-ed quando per la “Banda Maghelli” arriva Scandiano al Flaminio (e per la salvezza diretta i punti in palio sono pesantissimi) mentre Iattoni e soci saranno di scena a Lecco con una “pari ruolo”.
Ecco… Lecco. Ricevuta la sanatoria, la formazione lombarda ha iniziato a vincere e questa volta lo ha fatto a Lugo mettendo in evidenza anche in questo caso, come il suo campionato non sia ora e non sarà neppure in futuro, quello che spetta a Gianluigi Galetti e ai suoi giovani. Che hanno perso come il turno prima a Cento, giocando un ottimo primo tempo e poi calando nettamente alla distanza. Complici le “mani addosso”, il gioco duro di Lecco che i biancoverdi hanno subito e non digerito né sul momento (espulso il coach forlivese e con lui capitan Seravalli, entrambi squalificati per un turno ma in campo grazie al pagamento della sanzione, sabato con Padova) né dopo accusando l’arbitraggio di aver troppo tollerato. Resta la sensazione di un passo indietro rispetto a quanto mostrato sinora. Piccolo passo, però, assolutamente rimediabile in prospettiva.
E a proposito di gioco duro, che dire dei Tigers? A Faenza ne erano stati vittime, diventando protagonisti in negativo di un clamoroso “ribaltone”. A Scandiano il “ribaltone” lo hanno firmato Agatensi e compagni con un quarto periodo da 32 punti che è valso il recupero dal -13 (58-45) in appena 8′. Può essere la vittoria (la prima in trasferta) della svolta’ Aspettiamo a dirlo perché dopo il confronto casalingo con Olginate arriveranno Cento e Rimini, entrambe da affrontare fuori casa. Di sicuro è un successo che, se abbinato domenica ad altri due punti ampiamente alla portata, permetterà a Papa e compagni di fare visita alla grande favorita del girone guardandola negli occhi.
Enrico Pasini