Enrico Pasini

Il girone d’andata del campionato di serie B è terminato. Si torna in campo con la prima giornata di ritorno tra il 6 e il 7 gennaio, ma cosa ha detto la prima fase della stagione? Quali sono stati gli episodi e i momenti più significativi?
Ripercorriamoli con le nostre “Pagellone”, ovviamente tra il serio e il faceto….
VOTO 0
A Crabs Rimini-Basket Lecco 91-35, prima giornata di campionato la pagina di questa stagione che vorremmo cancellare, ma che invece rischia seriamente di restare a imperitura memoria e creare dei precedenti che riteniamo pericolosi.
Nessuno mette in dubbio che ci possa essere stata buona fede nel mancato rispetto dei termini di tesseramento dei giocatori di Lecco, ma la Federazione ha davvero perso la bussola nel gestire il “caso”. Fare disputare una gara all’Under 20, regalando di fatto 2 punti ai Crabs che a fine stagione potrebbero contare eccome, salvo poi cancellare con un colpo di spugna l’accaduto permettendo al club lombardo di ritesserare tutti i suoi senior può essere stato il “male minore” all’atto pratico, ma è pur sempre un vulnus perché il rispetto delle norme non dovrebbe essere soggetto a discrezionalità. Siamo cresciuti al motto “dura lex sed lex”: ci piacerebbe valesse sempre. E ahinoi non è così.
VOTO 1–
Tradotto… Voto 0,77. Che non esiste…. Ma neppure esistevano i 77 centesimi di secondo del quarto periodo di Palermo-Raggisolaris…. Mancavano 7 secondi e 7 decimi. Eppure, pur riconoscendo l’errore, anche da parte degli arbitri, la gara è stata decisa da una preghiera in gancio destro da metà campo che non sarebbe mai stata rivolta al cielo dai manfredi se il cronometro fosse stato interpretato in modo corretto. Sicuramente un episodio da censurare.
VOTO 3
Al tracollo dei Crabs nel derby a Faenza. Tre come i minuti di partita effettiva visti con i nostri occhi sul campo. Dal quarto minuto in poi un monologo Raggisolaris che, senza nulla togliere al merito della Regazzi-band, a noi che abbiamo più di un capello grigio sulla testa ha messo tanta tristezza. Perché pensare a una Rimini “sacco delle botte2 in un derby di serie B proprio no. Per fortuna i Crabs si sono ripresi e hanno vinto due signore partite in questa andata con Tigers e Piacenza, ma il popolo biancorosso merita sicuramente di ritrovare una squadra vincente, oltre che una realtà che svezza i giovani per poi lanciarli altrove (vedi Meluzzi).
VOTO 7
Alle 7 vittorie su altrettante partite casalinghe dei Raggisolaris Faenza che al Pala Cattani non fanno prigionieri e che se riuscissero sin dal sentitissimo match con Cento con il quale si aprirà il ritorno, a mantenere immacolata questa statistica, allora potrebbero davvero fare un pensierino ad essere la vera mina vagante della post season. Più di Crema alla distanza. Al pari di Lecco e di Piacenza a nostro avviso.

VOTO 23
A “Charlie” Foiera e Giacomo Signorini dei Crabs. Sì, perché tra i due passano ben 23 anni di differenza, ma al momento sono loro l’anima di Rimini in campo. Il 19enne Signorini sta esplodendo più di quanto forse ci si poteva attendere alla vigilia. Il suo mese di dicembre è stato extralusso e fa sognare coach Maghelli, grande inventore di talenti. Però che dire di Foiera? Guardate le sue cifre: a 42 anni gioca più minuti dell’anno scorso (26), segna leggermente di più (11.5 punti), cattura più rimbalzi (5.7), ha una migliore valutazione (15.4) e tira addirittura con il 47% da 3 punti. Impressionante.

VOTO 8
A Matteo Seravalli di Lugo. Perché nonostante un fuisico da campionato di Promozione e le ultime stagioni passate nei labirinti della Serie C, chi avrebbe mai detto che sarebbe stato in grado di guidare con quella personalità e quell’incisività, un gruppo di giovanissimi sino a quella che al momento darebbe una salvezza diretta? Rivelazione dell’andata senza alcun dubbio.

VOTO 9
A Gianluigi Galetti e Michele Rubbini, coach e “scoperta” della Lugo che non ti aspetti.
Su, alzi la mano chi ad agosto pensava che la giovanissima squadra biancoverde avrebbe potuto vivere un girone d’andata così, totalizzando 12 punti. Siate sinceri… Nessuno.
Nessuno e tra questi anche noi, perché pensavamo che nel girone storicamente più qualitativo del campionato cadetto, la scommessa accettata dal coach forlivese era troppo rischiosa. Eppure si sarà abbassato il livello (quello senza dubbio), ma Galetti sta facendo i classici “bambini coi baffi” e uno di questi è sicuramente Rubbini. Che “bambino” lo è (è nato nel luglio del 1999), ma che è uno dei talenti più promettenti che abbiamo visto sinora all’opera. Da metà novembre in poi, non sta sbagliando una partita. Se si confermasse vuoi vedere che diventa un uomo mercato e che la Pallacanestro 2.015 ci farà un pensierino?

VOTO 6.5
Al girone d’andata dei Tigers Forlì che nei play-off ci sono, ma che danno tuttora la sensazione di non essersi veramente accesi. Certo, a Giampaolo Di Lorenzo va dato tempo per sintonizzare sulla stessa lunghezza d’onda un gruppo di ragazzi che non ha chissà quali guide d’esperienza in campo (l’anno scorso Forlì ne aveva a profusione, pure troppe…), ma che ha tigna e fisico per essere più tosto lontano dal Villa Romiti di quanto non sia stato sinora. Quando tra le luci (vittoria su Piacenza in assoluto) e le ombre (ko con Olginate e a Desio) prevarranno le prime, i Tigers potranno mettersi in coda e cercare di strappare anch’essi un biglietto da outsider. Solo allora, però. Non adesso. Ancora.

VOTO 21
A Giampaolo Di Lorenzo che ha esteso il suo contratto con i Tigers sino al 2021. Certo, sappiamo bene che questo discorso vale quel che vale per un allenatore sempre soggetto alla dura legge del risultato, ma la fiducia della società può consentire al tecnico di iniziare sin d’ora a progettare la prossima stagione. Senza più stravolgere un’intera squadra, ma semplicemente correggendola. E questo per un tecnico vale oro.

VOTO 5.5
A chi non ha reso come ci aspettavamo in questo girone d’andata. Christian Villani dei Tigers (limitato da troppi infortuni, ma non ancora i livelli delle ultime stagioni), Andrea Sipala dei Crabs, Giordano Pagani dei Raggisolaris che è giovane, ma che non non sta rispettando appieno le aspettative della vigilia. La crescita delle nostre squadre passerà anche dalla loro.

VOTO 4
Alla gestione del “doppio tesseramento” di Iba Thiam e Luca Campori tra Pallacanestro 2.015 Forlì e Basket Lugo. Di sicuro penalizzante per coach Galetti, ma anche poco utile alla crescita dei due ragazzi che avrebbero avuto più benefici a fare tutta l’annata al PalaBanca. Almeno Campori. Non vorremmo dover dire tra qualche lustro che questo, per loro, è stato un anno perso, ma abbiamo il timore che lo sarà. Riteniamo che i doppi tesseramenti debbano saltare una categoria, non si possano fare con efficacia tra due categorie contigue. Per il futuro si pensi a formule più chiare e più utili alla crescita dei ragazzi.

VOTO 7+
Come i tanti ribaltoni, nel bene e nel male, di cui le nostre formazioni sono state tutte protagoniste almeno una volta in questo girone d’andata. Tra parzialoni subiti e parzialoni dati, davvero non ci si è mai annoiati. Agli allenatori questo dato farà rabbrividire, ma noi allenatori non siamo e lo spettacolo vogliamo…. Beh, su queste montagne russe non ci siamo certo annoiati.

VOTO 7.5
Alla classifica di Faenza, Tigers, Lugo e Rimini al termine dell’andata. Certo, tra le quattro ci sarà chi è più o meno soddisfatto, ma noi avevamo pronosticato Raggisolaris e Tigers ai play-off e attualmente ci sono, poi avevamo detto Lugo e Rimini ai play-out e qui ci siamo sbagliati. Perché oggi Lugo sarebbe salva e i Crabs (che hanno gli stessi punti9 no solo per lo scontro diretto perso. Onestamente è una bella classifica. Perché Faenza e Forlì hanno tutto per migliorarla, mentre sia Orva che Rimini possono mettere Olginate nel mirino e scavalcarla garantendosi la permanenza in B senza affanni. Noi ci crediamo.

VOTO 5
Agli arbitri… Sì, perché le società e gli allenatori sono tutti “lamentoni”, però era tempo che non sentivamo quasi ad ogni domenica recriminazioni e rimostranze nei confronti dei direttori di gara così quante ne abbiamo sentite in queste prime, 15 partite. Il nuovo regolamento c’entra poco…. Crediamo che un salto di qualità serva anche per loro.

Enrico Pasini

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