Alle spalle c’è una stagione i cui risultati sono andati finanche oltre le previsioni: una finale nazionale sfiorata con la squadra Under 19 d’Eccellenza, una, invece, conquistata con la formazione Under 17 che, a Mantova, ha chiuso tra le migliori 12 d’Italia.
Davanti a sè, ora, cos’ha la Pallacanestro 2,015 Forlì e, più in generale cosa attende il basket giovanile? Una autentica rivoluzione, almeno per le categorie principali: Under 19 e Under 17. Cambierà tantissimo dal punto di vista organizzativo per i campionati nazionali e allora abbiamo deciso di capre meglio quale sarà l’orizzonte che attende anche i biancorossi, quando, tra poche settimane, si tornerà a lavorare in palestra.
A spiegare tutto è il responsabile del settore giovanile forlivese, Lorenzo Gandolfi.
Coach, sono usciti recentemente i raggruppamenti del campionato Under 19 d’Eccellenza 2022-2023 e abbiamo sgranato gli occhi: Forlì e Santarcangelo ci saranno, ma la formula prevede 6 gironi da 12 squadre ciascuno su base interregionale e voi siete inseriti con San Lazzaro, ma anche con squadre di Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Cos’è successo? A cosa si deve questa nuova struttura del campionato?

“La Federazione ha deciso di tornare a quella che, sino ad alcuni anni orsono, prima che il Covid stravolgesse tutto, era la DNG, ossia la Divisione Nazionale Giovanile. Lo ha fatto per alzare il livello della campetizione, saltando di fatto la prima fase su base regionale e allargando la p’latea delle iscritte a 72 squadre per far sì che ci fosse comunque un buon numero di società iscritte. Considerando, però, che nel Sud le partecipanti sono in numero inferiore, è stato necessario comporre gironi che hanno spezzato in due la nostra regione: da una parte Reggio Emilia, Ferrara, Fidenza e le due bolognesi assieme alle lombarde, dall’altra noi, San Lazzaro, Santarcangelo e, in ordine sparso, Umbertide, Siena, Perugia, Pesaro, Ancona, Lanciano, Roseto e l’Academy Metauro. Questo per quanto concerne la prima fase, la formula della seconda non è stata ancora definita”.
Questo costringe a rivedere i vostri programmi? Complica il quadro?
“Sicuramente ci costringe a lunghi viaggi durante la stagione e complicati lo sono di certo perché si tratta di partite infrasettimanali da fare conciliare con gli impegni, anche scolastici, dei ragazzi. Per quanto riguarda i nostri programmi, invece, non cambia praticamente nulla.
Mi spiego meglio: con l’uscita dalla categoria, per ragioni di età, di molti ragazzi e il fatto che ci portiamo dietro due “buchi” con un numero limitato di atleti del 2004 e 2005, non ragioniamo per fare una squadra apposta per l’Under 19, ma questa categoria verrà utilizzata come contenitore per permettere agli atleti che ancora hanno bisogno di crescere e migliorare, di farlo attraverso il campionato. In pratica creeremo un maxigruppo di lavoro per loro e per gli Under 17, aumentando il numero dei giocatori per ognuno, e potendovi attingere a seconda delle esigenze. In primis quelle dei ragazzi“.
Questo comporta anche una revisione del progetto che faceva del Gaetano Scirea in C Silver la “squadra fucina” per i migliori prospetti forlivesi?
“In parte. Non cambia lo spirito, ma lo Scirea non sarà più gestito direttamente da noi, tornerà sotto la guida di Alderigo Silimbani che avrà la responsabilità delle scelte tecniche come quella del coach (che sarà Valerio Rustignoli ndr.) e inserirà giocatori del suo vivaio, un paio di Senior, qualche giovane proveniente da altre esperienze, su un nucleo di 7-8 atleti che noi metteremo loro a disposizione. Saranno ragazzi del 2003 e del 2004 che hanno ancora bisogno di un altro anno di esperienza in questo contesto per raggiungere il proprio migliore livello e, casomai, quello dei giovani che l’ano scorso ne hanno vestito la maglia, sono stati in rosa in A2 e hanno anche trovato squadra in B per la prossima stagione.
Avendo il sopracitato problema legato alle due annate 2004 e 2005, non potevamo replicare la gestione dell’anno scorso, ma la collaborazione resta e per noi ha un grande valore.La scorsa stagione i risultati sono stati straordinari”.
Hai parlato di ragazzi che quest’estate hanno trovato mercato anche in formazioni cadette importanti dove potranno maturare esperienza: è anche questo un bel risultato che pesa tanto quanto quelli ottenuti in campo.

“E’ un grande risultato, dovuto anche al progetto con il Gaetano Scirea che ha portato a grandi miglioramenti individuali. Quest’estate abbiamo riscontrato un interesse generalizzato per i nostri giovani. Alcuni hanno firmato n B, altri si sono messi in luce per squadre minors romagnole, ma al Torneo Margheritini tutti i dirigenti presenti ci hanno chiesto informazioni su di loro, dimostrandosi piacevolmente sorpresi delle loro qualità. Questo ci spinge a insistere con il lavoro sui nostri 3 pilastri“.
Quali sono?
“Reclutamento, formazione e sviluppo.
Il primo lo lasciamo gestire tutto in autonomia alle società che collaborano con noi, quindi al Gaetano Scirea stesso, all’Aics, al Cà Ossi. Stanno facendo un ottimo lavoro, noi lo supportiamo in questo, ma sono liberi, gli aiutiamo portando i nostri atleti nelle scuole e nei centri minibasket da loro gestiti, però sino all’Under 14 è tutto in mano a loro.
I 2008 che provengono dal loro vivaio, i 16-17 più interessanti, andranno invece a disputare il prossimo campionato Under 15 d’Eccellenza regionale. E’ da questo punto in avanti che interveniamo noi occupandoci degli altri due step, ma cerchiamo anche di inserire alcuni talenti da squadre romagnole che seguiamo da un po’. Il progetto-foresteria non viene abbandonato“.
Hai detto che l’Under 15 resta regionale. Anche l’Under 17?
“Ci sarà quella regionale, ma quest’anno nasce anche la Superlega“.
Spiegati meglio, questa notizia ci giunge nuova… Cos’è la Superlega Under 17?
“Non è stata ancora ufficialmente presentata, ma lo sarà presto perché è già tutto definito. E’ la grande novità della prossima stagione a livello giovanile. I 16 club italiani con i migliori settori giovanili e che maggiormente puntano sul loro sviluppo, si sono messi insieme per creare un campionato nazionale straordinariamente formativo perché si svilupperà attraverso 5 grandi tornei che da fine settembre a fine gennaio si giocheranno in successione in altrettante sedi sul territorio nazionale permettendo ai ragazzi di confrontarsi sempre con i migliori pari età.
Ogni torneo durerà 3 giorni, vedrà impegnate quelle 16 squadre tra cui Stella Azzurra, Bassano, Reggio Emilia, e ci sarà una vincitrice ad ogni tappa. Alla fine ci sarà una super finale nazionale che non sostituisce quella Fip Under 17, ma vi si aggiunge. In pratica non si dovrà attendere giugno per le finali tra le migliori squadre d’Italia, ma ci saranno 2 finali. Anzi, considerando i 5 tornei della Superlega, è quasi come se ce ne fossero 7. Lo dico con soddisfazione ed oroglio: della Superlega Under 17 farà parte anche la Pallacanestro 2.015 Forlì“.
Enrico Pasini