La Serie A si allarga a 18 squadre e “chiama” Torino

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La Serie A si allarga a 18 squadre e “chiama” Torino

Improvviso colpo d’ala della Lega Basket Serie A che si riunisce in videoconferenza e decide di mettere sul piatto la sua proposta per la stagione 2020-2021 saltando a piè pari il dibattito sull’avvio o o meno del campionato con “pubblico in sala”. Mentre l’A2 è ferma nel volere ripartire con le porte aperte, per la massima serie i presupposti (e i vincoli dettati dalle manifestazioni internazionali) sono obiettivamente diversi e allora ecco che i club decretano di volere strutturare la prossima annata sulla base di 18 squadre partecipanti, un “semaforo verde” già dal 30 agosto con una mega-Supercoppa con tutte le formazioni ai nastri di partenza, il via ufficiale alle gare di campionato il 27 settembre e il titolo di campione d’Italia da assegnare il 17 maggio.

Tutto “troppo” anticipato? Non sta a noi dirlo, quel che conta è che la serie A, scanso riposizionamenti al ribasso di categoria da comunicare in via ufficiale entro un mese (dead line fissata al 15 giugno), vedrà tutte le 17 formazioni iscritte al torneo scorso regolarmente ai nastri di partenza… più una. Chi? Il Basket Torino.

E’ la società piemontese, nata l’estate scorsa grazie all’intervento post fallimento di Stefano Sardara, la prescelta. Se non ci saranno defezioni entro i prossimi 30 giorni, il Basket Piero Manetti Ravenna che pure aveva stradominato la regular season dell’A2, resta a bocca asciutta. Sì, perché l’ipotesi di ampliamento a 20 partecipanti della massima serie è andato in archivio (così come l’idea che potesse essere una stagione “salvatutti” senza retrocessioni che, invece, ci saranno) e per i giallorossi non resta che mettersi in fila (se lo vorranno) ed attendere che eventualmente altri club dai piani alti, si arrendano e lascino vacante il posto.

Ne basterebbe uno? Non è detto, come spiegheremo tra poco.

Sportivamente giusto non lo è di certo (e a dirla tutta in un campionato che incrociava persino la regular season tra Ovest ed Est, a parità di gare disputate non solo i giallorossi sono avanti a tutti, ma Forlì aveva gli stessi punti di Torino), ma l’ammissione dei piemontesi si deve ad altri fattori. Quelli, per intenderci, sulla base dei quali in passato si stilarono già le graduatorie per ammettere società in una nascente categoria. Successe, rimanendo in Romagna, in altre ere geologiche, ossia nell’estate 1973 quando nacque la serie A2 e la Libertas Forlì 1947 vi fu inserita dalla B che era la seconda categoria dell’epoca. Non è proprio la stessa cosa, ma almeno rende l’idea, perché i criteri adottati sono stati quelli della classifica, del bacino d’utenza (inteso come pubblico in un’accezione un po’ più ampia), della tradizione e dell’impianto legato alle infrastrutture di collegamento. Nel ranking delle aspiranti predisposto da Legabasket Serie A, Torino prevale su Ravenna in tre voci su quattro.

Attenzione, però, perché lo stesso strumento sarà utilizzato qualora vi fossero ulteriori necessità di integrazione di organico. Sulla base di questi si deciderà entro il 30 giugno chi ammettere tra i club presenti nel “ranking” di LBA. Chi è presente oltre Ravenna? Al momento non è stato comunicato.

Oggi esulta il coach di Castel San Pietro, Demis Cavina (cui rivolgiamo i complimenti per un lavoro egregio) e dalla prossima settimana il Basket Torino potrà iniziare il percorso dettagliatamente definito nel regolamento esecutivo della Lega  per ottenere l’ammissione alla stessa nei tempi previsti.  Dovrà, in pratica, trovare una nuova proprietà perché Stefano Sardara è proprietario anche di Sassari e due club dello stesso proprietario nella stessa serie non sono ammissibili.

Come in un telefilm viene da scrivere “to be continued”… Lo scriviamo.

Enrico Pasini

Enrico Pasini
Enrico Pasini
Giornalista pubblicista scrive sul Corriere Romagna dal 1997 occupandosi anche di basket forlivese e romagnolo. Dal 1999 è telecronista delle partite della Fulgor, Fulgor Libertas e Pallacanestro 2.015. Ha condotto Panorama Basket per la prima volta nella primavera del 2013 e poi, stabilmente, dalla stagione 2015-2016

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